Come fare ad essere
legare la vita, esistere.
Non aspetterò che di trasformarmi
Io nascerò di nuovo.
(Giacomo 1995)
A MIO PADRE
1° PREMIO CONCORSO DI POESIA
“Città di Capannori”
Segremigno in monte
20 Settembre 2008
A MIO PADRE
Capelli e barba bruni
mi sorridi
dallo spazio ingiallito
di una foto.
Mi sorprendo a scoprirti.
Dalla neve del mento
e delle guance la bocca
sommersa ride ancora
ma mestamente gli occhi
raccontano un dolore
infinito di giorni gemelli ai miei,
nei di stanchezza invisa,
pillole di gioia rincorsa,
di rado ravvisata.
Mi sorprendo ad amarti.
Non posso regalarti
l’inchiostro dei capelli
ma gli anelli del cuore
mio ai tuoi intreccio
e ad un abbraccio regalo
un angolo di giovinezza,
un soffio d’amore
a una carezza, fingendo
l’allegrezza di un bambino
che culla il tempo, padre,
della tua vecchiezza.
Giacomo 20 Febbraio 20026
Tutti i diritti riservati all’autore
Testo
intenso
di
amore
filiale:
alla
scoperta,
improvvisa,
della
vecchiezza
del
proprio
genitore,
resa
espressionisticamente
dalla
ispezione
quasi
crudele
dei
particolari
fisici
del
viso
paterno,
ormai
invecchiati
e
segnati
da
un’irreversibile
condizione
di
fragile
maturità,
corrisponde
un
incoercibile
slancio
di
amore.
Così,
la
condizione
del
Padre,
simbolo
un
tempo
del
dominio,
dell’autorità
e
del
valore,
si
rovescia
nel
suo
opposto,
più
debole,
raggiungibile
e
umano
di
un
padre, figlio di suo figlio.
LA GIURIA
Giuliano Parenti - Presidente
Luciano Luciani - Direttore artistico
Simona Bottiglioni
Helen Cordoni
Laura Di Siro
Elisa Tambellini
Capannori 20 Settembre 2008
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