GIACOMO DE NUCCIO
Come fare ad essere legare la vita, esistere. Non aspetterò che di trasformarmi Io nascerò di nuovo. (Giacomo 1995)
Torna indietro Torna indietro
vogliamo.it - Via Asiago 3- 21013 Gallarate - VA -
IL MEDIOEVO PROSSIMO VENTURO Per   molto,   molto   tempo   il   mondo   di   coloro   che   vengono   definiti   normodotati   ha continuato   la   sua   corsa   considerando   la   disabilità   come   appartenente   ad   un   pianeta da tenere in quarantena per timore di contagio. Contagiare,   contaminare   …   nel   dare   a   questi   termini   connotazione   esclusivamente negativa,   si   dimentica   che   nella   loro   etimologia   è   insito   il   concetto   dello   stare insieme,    del    toccarsi,    dello    scambio,    della    cessione    reciproca    nell’ambito    di    un rapporto. Forse   nessuno   ricorda   le   “classi   di   aggiornamento”   alla   scuola   media   inferiore,   meno note   delle   loro   sorelle   ,   le   “classi   differenziali”   alla   scuola   elementare,   ma   fondate sullo stesso principio di segregazione. A   me   è   capitato   di   sentirne   parlare   da   mia   madre   che   “Ho”,dice,   “la   fortuna   di   avervi insegnato   per   un   anno   e   di   esserne   contaminata   per   aver   imparato   cose   che   su nessun   libro   sono   scritte   e   il   rimorso   di   avere   certamente   preso   molto   più   di   quanto abbia dato”. Una   classe   di   aggiornamento   conteneva   un   massimo   di   quindici   alunni,   tutti   con disabilità più o meno evidenti e quasi mai di tipo fisico. Con   grande   soddisfazione   di   mia   madre   (e   di   molti   altri   naturalmente)   le   classi differenziali   e   di   aggiornamento   vennero   abolite   qualche   anno   dopo   dalla   legge   4 agosto 1977 n.517. Erano   tempi   non   sospetti   (io   sono   nato   nel   1989)   per   lei   che   dalla   sua   esperienza aveva   tratto   il   convincimento   che   ai   ragazzi   disabili   fossero   dovute   opportunità    altre   e   il   giusto   riconoscimento   d’essere   persone    in   uno   scambio,   sempre   e   mai   per   caso, a vantaggio di chi è già avvantaggiato da una pretesa normalità. Chi   pensa   che   io   stia   parlando   del   medioevo   scolastico,   forse   potrebbe   trovare materia   di   riflessione   nel   medioevo   prossimo   venturo   che   l’attuale   ministro   della pubblica istruzione ha ideato. Ai   bambini   stranieri   verrà   data   l’ opportunità   di   sostare   in   anticamera   finchè   non siano    ritenuti    idonei ,    perché    il    normale     svolgimento    delle    lezioni    non    venga contaminato   dalla   loro   presenza,   dico   io,   e   con   la   confessata   presunzione   di   fare tutto questo in aiuto allo straniero  . E   quelli   come   me,   che   sono   da   sempre   e   per   sempre   stranieri    (Doman,   Lo   straniero dell’ultima   frontiera),   che   idonei   non   saranno   mai   nel   senso   comune   del   termine, quante vite dovranno attendere? La vita è una sola per ognuno di noi e non è sinonimo di limbo. Mi piacerebbe che chi per scelta si fa garante di una Costituzione che sancisce il diritto alla vita di tutti i cittadini non dimenticasse che tutti siamo uguali di fronte alla legge e ognuno con le sue singolarità perché, per fortuna, chi ha scritto le pagine che fanno del nostro un paese civile non ha avuto la pretesa di omologare l’umanità. Giacomo De Nuccio – Agosto 2008 Per gentile concessione di “Cicoria” - pubblicazione quadrimestrale della Associazione “via Montereale” - Pordenone
giacomodenuccio.it
Home Home Leggere Giacomo Leggere Giacomo Collaborazini Collaborazini Collaborazioni Collaborazioni Contatti Contatti Sulla stampa Sulla stampa Ci hanno scritto Ci hanno scritto Link utili Link utili Collaborazioni Collaborazini Collaborazioni Collaborazioni Collaborazioni Collaborazini Collaborazioni Collaborazioni