 
 
  Come fare ad essere
  legare la vita, esistere.
  Non aspetterò che di trasformarmi
  Io nascerò di nuovo.
  (Giacomo 1995)
 
  
 
  LE MANI DI MIA MADRE
  XXVI Premio Mondiale di Poesia 
  “NOSSIDE” 2010 
  Menzione  “Le mani di mia madre” 
  Reggio Calabria 
  Novembre 2010
 
 
  LE MANI DI MIA MADRE
   Mani giovani, forti,
  flessuose e snelle,
  mani belle e curate,
  da vetrina e da carta patinata
  mani tutte uguali e senza data,
  mani …
  Non riconosco tra queste
  le mani di mia madre,
  di fatica gonfie, dita
  segnate da infinite notti
  su sete e velluti  e lane pregiate
  e lini d’arcobaleno 
  cui davono forme d’artista,
  mani ruvide e stanche
  poggiate sulle anche
  doloranti di pavimenti lustri
  e di camicie inamidate e
  lenzuola al sole,
  mani che non raccolgono mughetti
  e viole, mani senza sosta
  nodose, datate,
  mani trasformiste, vellutate
  nella carezza della sera,
  spontanee negli abbracci
  e senza lacci, 
  mani dure nel rimprovero
  e sorridenti specchi
  del suo sguardo su di me.
  Mani che sanno parlare
  le parole operose di un amore
  mai stanco,
  di orpelli prive e mani spoglie,
  mani piene di sogni e di chimere,
  mani sincere,
  mani … rassicuranti e vere.
  Giacomo 24 Agosto 2008
  Tutti i diritti riservati all’autore
 
 
   
   
   
 
 
   
   
   
 
 
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